Tour virtuali adatti a musei, mostre e territori

by Cristian Camanzi

Nell’anno appena trascorso e anche dei primi mesi di questo 2021, si sta delineando una tendenza nel mondo della cultura e della sua fruizione. Una tendenza che si può sintetizzare in una parola: virtuale. Di realtà virtuale ne abbiamo già parlato e ovviamente non si tratta di un’invenzione recente, di una novità. Ormai sono decenni che tra videogiochi, fruizione dei film e attrazioni nei parchi di divertimento, si sperimentano le tre dimensioni e la realtà virtuale. Però in quest’anno di pandemia, molte istituzioni culturali ed enti territoriali-locali, hanno iniziato a pensare ad alternative di visita per musei, mostre e luoghi di interesse storico-artistico. Non sempre i risultati hanno esiti positivi e talvolta il termine “virtuale” viene usato un po’ a sproposito. Ad ogni modo ci sentiamo di dare tre consigli per quanto riguarda sistemi di visita alternativi che, se volete, potremo genericamente e per convenzione definire tour virtuali. Partiamo con la nostra piccola lista del cuore.

Il primo dei modi per rendere più virtuale l’esperienza di visita, ma allo stesso tempo per risparmiare sui costi di realizzazione è quella di avvalersi di un sito già esistente. Molte istituzioni culturali ormai hanno già un proprio portale e non è da sottovalutare la soluzione di digitalizzazione di parte del proprio patrimonio artistico, attraverso immagini ad alta definizione e schede tecniche esaustive. Tutto questo materiale potrebbe essere facilmente organizzato in pagine\stanze che consentirebbero all’utente di navigare le collezioni in una sorta di tour virtuale. Un po’ seguendo l’esempio di quello che già fa Google con il progetto Google Arts & Culture: una raccolta online di immagini in alta risoluzione di opere d’arte esposte in vari musei in tutto il mondo. Qui il link: https://artsandculture.google.com/

Il secondo sistema da noi preferito in questo momento è quello di avvalersi di piattaforme online che permettano la costruzione e pubblicazione di tour virtuali a 360 °. Si tratta di servizi nati principalmente per web designer, albergatori o agenti immobiliari, perché permettono la creazione di ambienti virtuali che si possono poi fruire anche con l’ausilio di un visore. Noi ne abbiamo scoperte un paio di queste piattaforme: Theasys, che abbiamo anche testato, e che permette di aprire profili gratuiti, ma che poi richiede un abbonamento annuale per poter accedere a tutti i servizi della piattaforma https://www.theasys.io/; e Artsteps https://www.artsteps.com/, uno strumento realizzato appositamente per giovani artisti che possono creare la propria mostra virtuale.

La terza proposta, che anche noi di ARTernative stiamo già applicando in alcuni progetti, è la realizzazione di video 360° che permettono, se collegati e pubblicati online, di realizzare dei tour-video-virtuali. Guardano questi video con appositi visori è possibile, anche attraverso uno smartphone, fare un’esperienza in tre dimensioni, molto immersiva. Per la creazione di questi contenuti però sono necessarie delle videocamere specifiche che permettono la registrazione a 360°. Inoltre i video vanno registrati in loco con qualcuno che guidi, racconti o divulghi un determinato percorso. Secondo noi questo è uno dei modi più interessanti per sfruttare le potenzialità di questi video, applicati alla fruizione delle collezioni, di mostre o di luoghi. Speriamo quindi di esservi stati utili con questi consigli, ma se doveste avere dubbi o nel caso in cui vogliate maggiori informazioni, vi ricordiamo che ARTernative tra i suoi servizi sta già offrendo la possibilità di realizzare tour virtuali di questo tipo.

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