Scoprire i luoghi, giocando
by Cristian Camanzi
by Cristian Camanzi
Con i progetti che abbiamo realizzato, nel corso degli anni, ci è stato spesso richiesto di elaborare un gioco che accompagnasse la visita di un luogo, un museo, un’area archeologica. Di volta in volta, studiando il caso specifico, abbiamo proposto varie alternative. È altrettanto vero che noi di ARTernative siamo molto attenti ai progetti realizzati da altri per avere nuove idee e spunti per il futuro.
Recentemente il nostro team si è imbattuto in un gioco gratuito per scoprire la città di Aosta. Un buon caso studio che crediamo possa essere di ispirazione. Il gioco si chiama Locus ed in realtà si sviluppa in tre tipologie diverse, accompagnate da tre pieghevoli in distribuzione nell’ufficio informazioni turistiche della città. Si tratta di un gioco che, attraverso varie avventure, cerca di far conoscere monumenti e luoghi della città, mettendoci alla prova con enigmi da risolvere.
Un aspetto che ci ha subito colpito è il mix tra tecnologia e il medium cartaceo. Locus infatti si avvale di un dépliant, di matita o penna e di uno smartphone o tablet con connessione a internet e capace di leggere i qr code (in caso non fosso possibile, tutti i contenuti solo fruibili attraverso un link. Con il dispositivo mobile si accede al sito, ci si registra con un indirizzo mail (che servirà per scoprire l’esito della prova) e dopodiché il sito guida passo passo nell’avventura. Si tratta di moduli Google attraverso i quali si procede nel gioco, sempre avendo il dépliant sotto mano. Per risolvere i quesiti ci si deve documentare, utilizzando Internet o qualsiasi altra fonte a nostra disposizione. Si possono chiedere aiuti se si è in difficoltà, ma in questo modo si collezionano meno punti. Esistono anche percorsi alternativi per evitare barriere architettoniche o luoghi che non consentono l’accesso agli animali.
Un modo piacevole di conoscere la città, impiegando dalle due alle tre ore circa. Noi di ARTernative crediamo che la realizzazione di un gioco itinerante che fa vivere una misteriosa avventura in città, piuttosto che in un borgo medievale o in un’area archeologia, possa essere una bellissima idea per un’istituzione culturale che voglia divulgare il proprio patrimonio. Monumenti e architetture, strade e cartelli, sale di museo e opere, possono diventare così i protagonisti di una storia piena di enigmi da risolvere. Un modo per mettere in moto l’ingegno, la voglia di mettersi in gioco e il desiderio di scoperta. Tutti aspetti che a noi sono molto cari.
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