Musei nel web:
Galleria Nazionale dell’Umbria
by Cristian Camanzi
by Cristian Camanzi
Oggi recensiamo per voi la presenza sul web del più importante museo umbro che contiene una delle principali raccolte d’arte d’Italia. Stiamo parlando della Galleria Nazionale dell’Umbria. Si trova ai piani superiori del Palazzo dei Priori di Perugia, un tempo sede del comune. La fondazione di questo museo parte dall’800 quando, anche in seguito alle soppressioni napoleoniche, cominciò a raccogliere il primo nucleo di opere.
Inizialmente collegato all’Accademia del Disegno, nel 1918 passò allo Stato e assunse il nome di Regia Galleria Vannucci, poi divenuta Galleria Nazionale dell’Umbria. Al suo interno trovano posto opere del Medioevo e del Rinascimento con artisti del calibro di Arnolfo di Cambio, Nicola e Giovanni Pisano, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Piero della Francesca, Perugino e molti altri. Insomma una splendida raccolta d’arte. Ma come se la cava sul web?
La Galleria Nazionale ha un sito all’indirizzo https://gallerianazionaledellumbria.it/ , semplice, ma funzionale. L’impostazione grafica è essenziale, minimalista, ma troviamo anche un logo che contraddistingue la Galleria con l’acronimo “GNU” e questo è positivo, offrendo un elemento distintivo. Nella barra di navigazione in cima al sito troviamo una serie di pagine utili per conoscere il museo e per prendere le informazioni principali. Abbiamo la pagina “galleria” che ci illustra la storia del museo e del palazzo che lo ospita.
La sezione “visita” ci offre tutte le informazioni base sugli orari, sui biglietti, sui servizi, su come arrivare e sul bookshop. Purtroppo non ci viene data la possibilità di comprare i biglietti online. Poi abbiamo le sezioni “mostre” ed “eventi” che ci aggiornano su tutte le novità espositive, perché la Galleria periodicamente offre anche delle mostre temporanee e visite guidate speciali. La pagina dedicata alle collezioni è molto, molto scarna e ci si aspetterebbe qualche informazione in più, ma in effetti la pagina “media” contribuisce a colmare tutte le lacune. Qui infatti possiamo persino ascoltare degli audio dedicati alle opere, agli artisti e ai temi. Una bella sorpresa. Manca purtroppo un servizio di newsletter a cui potersi iscrivere per ricevere aggiornamenti dal museo.
Veniamo alla presenza sui social. Possiamo seguire il museo umbro su Instagram, Twitter, Youtube e Facebook, ma procediamo con ordine. Il profilo Instagram è molto attivo, con oltre 7.000 follower e più di 300 post: immagini e video. Twitter al momento della realizzazione di questo articolo ha 2.400 follower, i tweet sono abbastanza costanti e raccolgono molte interazioni da parte del pubblico. Il canale Youtube ha pochissimi iscritti e viene utilizzato semplicemente come “raccoglitore” dei video in cui si parla del museo.
Non c’è una produzione propria costante da parte della Galleria e questo è un peccato perché Youtube potrebbe offrire molte possibilità di divulgazione. La pagina Facebook è forse la più frequentata e movimentata da foto, video, e post di vario genere. Qui la presenza è costante, la pagina risponde ai commenti e ciò ha permesso di andare oltre in 9.000 like che è un buon punto di partenza per nuovi traguardi. Molto carina l’iniziativa legata alla mostra L’altra Galleria. Opere dai depositi della Galleria. Il patrimonio meno conosciuto del museo si mette in mostra anche sulla pagina Facebook con post mirati alla descrizione delle opere, svelando tesori nascosti. In effetti il 2018 segna il centenario di questo museo, dalla sua istituzione come Galleria Nazionale dell’Umbria.
Alcune mancanze quindi, ma tutto sommato, anche guardando alla media della presenza sul web delle istituzioni museali italiane, la Galleria Nazionale dell’Umbria se la cava. Noi come suggerimento ci sentiamo di sottolineare tre punti critici. La mancanza di un servizio di newsletter che non sarebbe nemmeno così difficile da imbastire. Le mail inviate periodicamente agli iscritti sono importanti per mantenere un legame tra il pubblico e il museo che vada oltre la visita. Il secondo punto riguarda l’impossibilità di comprare i biglietti online e, dato che il museo ha un bookshop, anche l’impossibilità di acquistare i vari gadget direttamente dal sito. Anche su questo si potrebbe far qualcosa. Infine Youtube. Ci si stringe un po’ il cuore nel vedere un canale così poco e mal sfruttato. Rimaniamo infatti dell’idea che se non si hanno le forze per portare avanti un profilo social, allora è meglio non avercelo proprio.