Musei in 5 opere:
Museu de Arte di San Paolo

by Cristian Camanzi

Nuovo appuntamento per la rubrica con la quale vi portiamo alla scoperta dei musei nel mondo. Un po’ quello che vi aspetta scaricando la nostra app QuickMuseum, che trovate disponibile gratis sia per dispositivi Apple che per Android. Grazie alle sue mappe, alle audioguide, ai giochi e ai percorsi personalizzati potrete esplorare le splendide collezioni dei più importanti musei d’Europa, ma non solo. Abbiamo aggiunto anche alcune realtà museali più piccole, ma che riguardano la nostra regione, l’Emilia Romagna.

Oggi vi portiamo in Brasile, più precisamente a San Paolo, la città più popolosa del Brasile è anche la più popolosa città dell’emisfero australe e di quello occidentale. In questo museo Brasiliano è conservata la collezione di pittura europea più importante del sud America, con opere che vanno dal XV al XX secolo. Un museo ricco di opere francesi dell’Ottocento, ma che espone anche opere di artisti sudamericani e non solo. Conosciuto con l’acronimo MASP, è stato fondato nel 1947 dal magnate dei media brasiliano Assis Chateaubriand, che ha invitato il commerciante e critico d’arte italiano Pietro Maria Bardi a ricoprire il ruolo di primo direttore. Oggi, la collezione di MASP contiene oltre 10 mila opere, tra cui dipinti, sculture, oggetti, fotografie e costumi di vari periodi, comprendenti arte proveniente dall’Africa, dall’Asia, dall’Europa e dalle Americhe.

Ecco 5 cose da non perdere, se visitate il Museu de Arte di San Paolo:

Henri de Toulouse-Lautrec, Monsieur Henri Fourcade all’Opera, 1889

È sorprendente che Lautrec abbia scelto di ritrarre il banchiere Henri Fourcade a un ballo parigino, dove non è immediatamente evidente quale fosse la sua posizione nella vita pubblica. Per Lautrec, dipingere il banchiere dietro la sua scrivania sarebbe stato troppo scontato. Al contrario, l’uomo ritratto all’Opera stimola l’attenzione, l’interesse e l’immaginazione dello spettatore.

Giovanni Bellini, Madonna col Bambino, 1487

Artista veneziano, fondatore della scuola pittorica veneta, Giovanni Bellini elevò Venezia a centro d’arte rinascimentale al pari di Firenze e Roma. Portò alla pittura un nuovo grado di realismo, una nuova ricchezza di materia e una nuova sensualità nella forma e nel colore. Questo dipinto è firmato in basso come “JOANNES BELLINVS”.

Paul Cezanne, rocce all’Estaque, 1882-85

Nella prima metà degli anni ’80 dell’Ottocento, Cézanne dipinse all’Estaque. Le opere di questo periodo includono il paesaggio che vedete qui, in cui Cézanne è particolarmente interessato ai pinnacoli rocciosi, segnati dall’erosione e coperti di vegetazione. L’artista ha usato una tavolozza molto limitata: grigio-bluastro per le rocce, verde per la vegetazione e ocra per il terreno.

Paul Gauguin, autoritratto, 1896

Lo stile di Gauguin si sviluppò dall’Impressionismo verso forme e colori molto personali. Il suo uso del colore non naturalistico e della distorsione formale per fini espressivi, ha avuto grande influenza sugli artisti d’avanguardia del primo Novecento. In questo autoritratto l’artista si è raffigurato nella posa di Cristo.

Vincent van Gogh, paesaggio con coppia sotto una falce di luna, 1890

I ritratti di coppie erano presenti nel mondo visivo di Van Gogh come metafora di quella felice vita familiare che gli era stata negata nella realtà. Qui la coppia cammina tra cipressi e ulivi in un idillio illuminato dalla luna, con le colline dietro di loro. In questo paesaggio provenzale la visione di van Gogh appare in tutta la sua malinconica armonia.

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