Musei in 5 opere:
Museo Nazionale del Bargello
by Cristian Camanzi
by Cristian Camanzi
Nuovo appuntamento per la rubrica con la quale vi portiamo alla scoperta dei musei nel mondo. Un po’ quello che vi aspetta scaricando la nostra app QuickMuseum, che trovate disponibile gratis sia per dispositivi Apple che per Android. Grazie alle sue mappe, alle audioguide, ai giochi e ai percorsi personalizzati potrete esplorare le splendide collezioni dei più importanti musei d’Europa, ma non solo. Abbiamo aggiunto anche alcune realtà museali più piccole, ma che riguardano la nostra regione, l’Emilia Romagna.
Oggi vi portiamo a Firenze, più precisamente al Museo Nazionale del Bargello. In questo bellissimo palazzo è conservata la migliore collezione al mondo di scultura italiana, in particolare fiorentina, del rinascimento. Qui sono esposte opere essenziali di Ghiberti, Donatello, Verrocchio, Michelangelo, Cellini e di altri grandi personaggi che hanno segnato la storia dell’arte. Tra le opere più recenti, il busto scolpito da Bernini che ritrae la sua amante Costanza Buonarelli è una delle più strepitose. Il museo custodisce al suo interno anche esempi di arte applicata e alcuni dipinti italiani e dei Paesi Bassi. Insomma un’ottima alternativa agli Uffizi per chi voglia avvicinarsi all’arte del rinascimento.
Ecco 5 cose da non perdere, se visitate il Museo Nazionale del Bargello:
La statua di Bacco fu commissionata dal banchiere Jacopo Galli per il suo giardino, creata a imitazione dei modelli antichi. Il corpo di questo dio ubriaco dà un’impressione sia di giovinezza che di femminilità. Vasari affermò che questa strana fusione di effetti è la caratteristica peculiare del dio greco Dioniso.
Il più personale lavoro di Bernini. Costanza era la moglie di Matteo Bonarelli, uno degli allievi e collaboratori di Bernini che si innamorò appassionatamente di lei. È una scultura eccezionale che rompe con la tradizione dei ritratti scolpiti del XVII secolo e presenta in anticipo lo stile del secolo successivo.
Non c’è dubbio che l’orgoglioso eroe di Verrocchio fosse in grado di uccidere il gigante Golia. Porta una piccola, ma letale spada in una mano e, con l’altra mano posata sull’anca, ci guarda trionfante. La figura, da vedere in tutte le angolazioni, è anatomicamente perfetta.
La scultura più celebre di Giambologna è il Mercurio, noto in quattro versioni. Questo bronzo fu inviato da Cosimo in dono diplomatico all’imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano II. Mercurio è in equilibrio su una colonna d’aria che fuoriesce dalla bocca di Zefiro, sulla quale scorreva acqua, aumentando l’illusione di galleggiamento.