Musei in 5 opere:
Musei Capitolini

by Cristian Camanzi

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Oggi vi portiamo a visitare una splendida collezione, nel cuore di Roma. I Musei Capitolini costituiscono la principale struttura museale civica comunale di Roma e fanno parte del Sistema dei musei in comune. La nascita dei Musei Capitolini viene fatta risalire al 1471, quando il papa Sisto IV donò al popolo romano un gruppo di statue bronzee di grande valore simbolico. Le collezioni hanno uno stretto legame con la città di Roma, da cui provengono la maggior parte delle opere.

Ecco 5 cose da non perdere, se visitate i Musei Capitolini:

Statua equestre di Marco Aurelio

Il monumento dedicato all’imperatore Marco Aurelio risale al 176 d.C. circa. In quei tempi a Roma le statue equestri erano molto numerose. Tuttavia, questa è l’unica giunta sino a noi e ha assunto ben presto un valore simbolico per tutti coloro che intendevano proporsi come eredi dell’antica Roma imperiale. Il luogo di collocazione originario non è noto. A Michelangelo si deve la progettazione e realizzazione della sistemazione in piazza del Campidoglio. Oggi però è visibile una copia che ha sostituito l’originale per ragioni conservative.

Gian Lorenzo Bernini, busto di Medusa

Ovidio narra che la mitica Medusa aveva il potere di pietrificare chiunque osasse incrociare il suo sguardo. Bernini scolpisce un vero e proprio ritratto della più bella e mortale delle Gorgoni, fermata nel momento della metamorfosi. Medusa sta osservando in un immaginario specchio la sua immagine riflessa ed è colta nel momento in cui, con dolore ed angoscia si trasforma in marmo.

Caravaggio, la Buona Ventura

Un giovane Caravaggio, da poco giunto a Roma, si dedica a una scena di vita quotidiana. Forse un’immagine vista spesso tra i vicoli della città. Una graziosa zingarella, col pretesto di leggere la mano ad un ingenuo giovane di buona famiglia, catturando la sua attenzione con un malizioso sorriso, gli sfila abilmente un anello dal dito. L’artista sembra decisamente dalla parte dell’abile ladruncola.

Spinario

La scultura bronzea, che rappresenta un giovinetto nell’atto di levarsi una spina dal piede, è giunta in Campidoglio nel 1471, con la donazione fatta da Sisto IV. La posa singolare e particolarmente aggraziata della figura, sorpresa in un gesto inconsueto, ne hanno fatto una delle opere più apprezzate e copiate del Rinascimento.

Lupa Capitolina

La lupa, con la sua straordinaria forza evocativa, rappresenta il simbolo di Roma. Giunta in Campidoglio con la donazione di Sisto IV, fu inizialmente sistemata sulla facciata quattrocentesca del palazzo per poi essere trasferita all’interno in occasione della ristrutturazione michelangiolesca: a quell’epoca furono aggiunti i due gemelli, da alcuni attribuiti al Pollaiolo.

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