Musei in 5 opere:
Gallerie dell’Accademia
di Venezia
by Cristian Camanzi
by Cristian Camanzi
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Le Gallerie dell’Accademia solo la più importante pinacoteca di Venezia e del Veneto. Costituiscono il museo del territorio per eccellenza, nato per esigenze politiche e di salvaguardia del patrimonio storico-artistico. Tra i maggiori artisti rappresentati figurano Tintoretto, Giambattista Pittoni, Tiziano, Canaletto, Giorgione, Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio e Veronese. Vi si conservano anche altre forme d’arte come sculture e disegni, tra i quali il celeberrimo Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (esposto solo in occasioni particolari).
Ecco 5 cose da non perdere, se visitate le Gallerie dell’Accademia:
Questa è l’ultima delle grandiose “cene” dipinte da Veronese per i refettori dei monasteri veneziani. La sontuosa scena del banchetto, incorniciata dai grandi archi di un portico, suscitò i sospetti dell’Inquisizione. Il 18 luglio 1573 nel corso di un interrogatorio, Veronese fu accusato di eresia. Se le domande degli inquisitori rivelarono i segni della controriforma, le risposte di Veronese mostrarono la sua fede incrollabile nella libertà artistica. Cambiò il titolo da “ultima cena” a “convito in casa di Levi”.
Già nel 1530 era descritto semplicemente come “piccolo paesaggio di tempesta su tela con una zingara e un soldato …” Questo dipinto, il cui significato è stato ampiamente dibattuto, segna un momento di grande importanza nella pittura veneta, e forse è la più rappresentativa delle pochissime opere originali sopravvissute di Giorgione.
Il dipinto è il primo di una serie di opere realizzate nel 1548 per la Scuola Grande di San Marco. Il soggetto dell’enorme tela è l’apparizione miracolosa di San Marco che salva un servo condannato a una terribile tortura. Siamo catturati dallo stupore della folla in semicerchio attorno ai protagonisti: la figura dello schiavo sdraiato a terra, il boia sbalordito con gli strumenti di tortura rotti, mentre la figura di San Marco piomba dall’alto.
Canaletto è celebre per le sue splendide vedute di Venezia, ma in certi casi il pittore lavorò di immaginazione. Questo dipinto, donato da Canaletto all’Accademia come ringraziamento per la sua ammissione in veste di maestro di prospettiva, è un bel insieme di elementi reali, mescolati con fantasia. Anche se il soggetto è immaginato, ogni dettaglio architettonico è realisticamente riprodotto.
Che dire? Voi stessi avete mostrato cinque opere per le quali, e non solo, vale la pena di visitare alle Gallerie dell’Accademia, che ho avuto il piacere di visitare. Grazie per la vostra bella e preziosa rubrica, sempre gradita per le opere che scegliete.
Ti ringraziamo tanto per il tuo commento! 🙂
Le Gallerie dell’Accademia sono un vero e proprio scrigno di capolavori e sceglierne solo 5 non è stato facile.
Siamo contenti che tu abbia apprezzato la nostra selezione.
A presto e buona giornata!