Musei e innovazione:
Tecnologia e comunicazione nelle istituzioni museali

by Cristian Camanzi

Con questo post inauguriamo una nuova sezione del nostro blog, incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia. È una rubrica che si rivolge soprattutto alle istituzioni culturali e ai musei che si rivolgono al nostro team di Arternative per trovare soluzioni innovative per migliorare l’esperienza dei visitatori.

Che cos’è un museo?

Prima di cominciare, sarebbe opportuno fare chiarezza su cosa sia un museo, partendo da una definizione data dall’ICOM, la principale organizzazione internazionale che rappresenta i musei e i suoi professionisti, fondata nel 1946:

“[Il museo] è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico e che compie ricerche riguardanti le testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le raccoglie, le conserva, le comunica e soprattutto le espone ai fini di studio, di educazione, di diletto.”

Comunicare e divulgare oggi

Abbiamo evidenziato quelli che per noi di Arternative sono i punti chiave su cui lavoriamo: la comunicazione e l’esposizione finalizzate all’educazione e al diletto.

A un’istituzione culturale del genere infatti non può più bastare oggi la semplice raccolta e conservazione, pur nella sua importanza. Oggi i musei devono aprirsi al pubblico comunicando in maniera efficace e corretta. È chiaro che in questo quadro di comunicazione rientrano tutte quelle nuove tecnologie che negli ultimi anni hanno rivoluzionato, e lo stanno ancora facendo, il nostro modo di vivere e di conoscere il mondo. Siti web, piattaforme social, applicazioni, realtà aumentata e realtà virtuale, chatbot, videogiochi e molto altro. Tutti questi strumenti vanno compresi, dominati e usati, proprio per comunicare, divulgare ed esporre al meglio le collezioni presenti in un museo.

Non esiste una soluzione valida per tutti

Ovviamente non c’è una ricetta che funzioni per tutti: ciò che va bene per un museo non è detto che possa andar bene per gli altri. Occorre analizzare caso per caso e trovare le soluzioni giuste. Noi stessi ce ne siamo resi conto, affrontando con la nostra società la divulgazione e la comunicazione di diversi contesti culturali. Un’area archeologica non avrà le stesse esigenze di un museo o di una chiesa, nell’esporre al meglio i propri tesori. L’applicazione che abbiamo sviluppato, Quick Museum, è solo uno strumento tra i tanti che posso essere utili nel compito.

Nei prossimi post quindi cercheremo di analizzare i vari strumenti che possono essere utilizzati per coinvolgere i visitatori all’interno di un percorso museale. Tenteremo però anche di comprendere la differenza tra un blog, un sito web e una piattaforma social, evidenziando i punti fondamentali di una buona comunicazione. Infine, per chiarire ulteriormente i concetti, vedremo alcuni casi ed esempi particolarmente significativi.

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