La migliore offerta

by Cristian Camanzi

Oggi vi parliamo di un film del 2013 diretto da Giuseppe Tornatore con le musiche di Ennio Morricone. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 7 Nastri d’Argento, 13 candidature e vinto 6 David di Donatello, 4 candidature e vinto un premio agli European Film Awards. Non si tratta di un film dedicato a un’artista o ispirato a fatti o a opere d’arte realmente esistenti. È un racconto che però prende in ballo l’arte e i concetti di sincerità e di falsità che la uniscono con l’amore. La migliore offerta è un film italiano contraddistinto da un cast che possiamo definire stellare. Un’opera che sicuramente eleva il cinema italiano, portandolo all’altezza di produzioni straniere di qualità. Girato in lingua inglese, con attori internazionali di grande fama come Geoffrey Rush e Donald Sutherland. Un film che esalta benissimo le capacità artistiche di Giuseppe Tornatore che già molti splendidi film ci ha regalato.

La trama in poche righe

La trama del film è incentrata sul personaggio di Virgil Oldman, un battitore d’aste di grande successo. Con ferreo rigore e ampie conoscenze artistiche dedica la propria vita al lavoro e alla ricerca di ritratti di donne dall’altissimo valore. Ritratti che custodisce gelosamente nel proprio appartamento, in cui vive isolato, lontano da ogni tipo di relazione. A sconvolgere però la sua rigida routine sarà l’incontro con un’ereditiera. Claire Ibbeston, interpretata da Sylvia Hoakes vuole una valutazione della collezione d’arte presente nella villa lasciatale dai genitori scomparsi. Virgil dapprima rifiuta con decisione il lavoro per poi cedere sotto l’insistenza quasi fastidiosa della ragazza. Il regista da questo momento vi guiderà in maniera sempre più incalzante al finale sorprendente e feroce che dovrete scoprire guardando il film.

La nostra opinione sul film

Il film è un racconto che combina una storia d’amore con un’atmosfera da thriller e che ha la tessitura di un giallo classico. Tornatore ha una vera maestria nel raccontatore di storie e in questa sua opera lo conferma. Un’opera ambiziosa e di qualità, quasi uno studio sui rapporti tra verità e contraffazione, tra realtà e falsificazione. La migliore offerta, al di là della linearità narrativa, è costruito su più piani che si assemblano in modo complesso. Particolarmente bella è la performance di Rush nel ruolo di Oldman e l’impianto scenografico del film. Una costruzione a volte sontuosa negli interni e nella sequenza finale della piazza dell’Orologio di Praga, dimostrandoci, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le capacità dell’autore di fondere i valori estetici con il rigore del registro narrativo e interpretativo. La migliore offerta vi piacerà se amate il buon cinema e se vi stuzzica questo parallelo tra verità e falsità. Un rapporto che ritroviamo nel mestiere dell’attore, del falsario, ma anche nell’amore.

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