I Netflix della cultura
by Cristian Camanzi
by Cristian Camanzi
Non c’è dubbio che, dopo la venuta di Netflix e di altre piattaforme di intrattenimento in streaming, le cose siano molto cambiate. Questo tipo di tecnologia, che consente, tramite connessione internet, di usufruire di contenuti su qualsiasi tipo di dispositivo, ha cambiato e sta cambiando il mondo dell’intrattenimento. Di conseguenza l’impatto sta arrivando anche per ciò che riguarda l’arte e la cultura più in generale. Diciamo che negli ultimi anni sono nate diverse versioni di Netflix culturali, ma soprattutto negli ultimi tempi se ne sta parlando molto e le iniziative imprenditoriali di questo genere si stanno moltiplicando. Sia da parte di imprese private, ma anche da parte dello stato italiano. Vedremo qui alcuni esempi.
Partiamo dalla piattaforma che più ha fatto parlare di recente, suscitando molte polemiche. Si tratta di un progetto voluto dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo. ITsART dovrebbe essere il nuovo palcoscenico virtuale per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d’arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all’estero. Una piattaforma che attraversa città d’arte e borghi, quinte e musei per celebrare e raccontare il patrimonio culturale italiano in tutte le sue forme e offrirlo al pubblico di tutto il mondo. Ad oggi non è ancora disponibile e sinceramente ha convinto in pochi fino ad ora. Lo stanziamento di 10 milioni di euro da parte del Mibact, ai quali sarebbero da aggiungere altri 20 milioni circa, per un totale di poco meno di 30 milioni di euro è considerato fin troppo esiguo. Per competere seriamente in un settore vorace come quello dello streaming servono ben altri numeri. Per il momento cliccando sul link si arriva a una pagina dove si possono “inviare proposte di contenuti, eventi e manifestazioni culturali”, contattando una mail. L’altro indirizzo di posta elettronica indicato, quello dell’ufficio stampa. Insomma, per ora nulla di esaltante all’orizzonte.
Passiamo a un altro tipo di prodotto creato da Nexo Digital, impresa nata nel 2009 dai 60 anni di esperienza dei suoi soci fondatori nel campo della distribuzione e dell’esercizio cinematografico in Italia. Nexo+ è pubblicizzata come la piattaforma on demand per il tempo libero di qualità. Arte, musica rock, pop e classica, opera, balletto, grandi eventi live, film premiati e i migliori documentari. Una proposta editoriale che ci viene venduta come accuratamente personalizzata e in continua evoluzione, disponibile dal 10 marzo scorso. Il costo di questa piattaforma è di 9,99 euro al mese con un piano annuale promo di 99,90 euro.
Un piccolo approfondimento lo richiede anche RaiPlay. Si tratta della piattaforma di streaming video gratuita della Rai che si può vedere da Computer, Tablet, Smartphone e Smart TV connessa ad internet. Registrandosi su RaiPlay si ha accesso gratuitamente a un vasto catalogo On demand di Programmi, Serie tv, Fiction, Film, Documentari, Concerti, Cartoni animati e tanto altro. L’offerta culturale ad ogni modo è molto ricca e diversificata. Se ne parla sempre troppo poco, ma è un’ottima piattaforma che contribuisce anche alla divulgazione dell’arte, della storia e della cultura in generale. Negli ultimi anni si è rinnovata e, mettendosi al passo con Netflix, ha dato vita a un portale decisamente ben organizzato e di facile accessibilità. Non si capisce bene quindi la necessità, da parte del ministero dei Beni Culturali e del Turismo di realizzare una nuova piattaforma quando si poteva integrare tutto all’interno di RaiPlay.
Infine arriviamo a Eduflix che, a onor del vero, è stata la prima piattaforma italiana in streaming dedicata alla cultura, nata nel 2017. Eduflix affronta un ampio spettro di argomenti culturali, dall’arte alla filosofia, dall’architettura alla scienza, dall’economia alla psicologia, attraverso centinaia di documentari e contenuti video dove le figure più̀ autorevoli della cultura italiana e mondiale raccontano le storie e i protagonisti che hanno costruito il patrimonio culturale dell’uomo. I video proposti sono ben fatti. Curati sia nella presentazione delle immagini che nei contenuti e con diverse durate di tempo che vanno dalla mezz’ora all’ora e mezza. Ce n’è veramente per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Il costo è di 7,90 euro al mese con la possibilità di avere una settimana di prova gratuita.