Cultura e mondo digitale

by Cristian Camanzi

Torniamo da voi dopo il periodo delle vacanze per parlarvi di un tema che per noi di ARTernative è fondamentale: ovvero il legame tra cultura e mondo digitale. Fino a non molto tempo fa accostare le parole “digitale” e “cultura” avrebbe voluto dire creare accesissimi dibattiti con schieramenti di chi era a favore e di chi assolutamente si dichiarava contrario. Possiamo dire che oggi questa fase estrema sia superata. Ovviamente ancora oggi gli strumenti digitali sono visti da una fetta del mondo delle istituzioni culturali come un “male necessario”, armi di distrazione di massa che portano a uno sguardo sempre più superficiale, disattento e capriccioso. In realtà noi di ARTernative possiamo dire, anche alla luce dell’esperienza fatta in questi anni, che il digitale rappresenta il dischiudersi di un mondo di nuove possibilità.

Sicuramente è un ambito che pone vari problemi di natura socio-comportamentale e a volte potremmo non essere ben preparati a gestirne gli effetti, soprattutto quelli non voluti o non desiderabili. Ma c’è un modo per affrontare il mondo del digitale, connesso con la sfera culturale. Occorre avere la mente aperta, essere curiosi e soprattutto aver voglia di approfondire, studiare e documentarsi su un mondo che è in continua evoluzione. Si deve assumere una posizione intelligentemente critica e problematica, ma allo stesso tempo pragmatica e attenta alle occasioni e ai dubbi che è giusto avere quando si opera in un settore in cui il ritmo di cambiamento supera quello necessario per la comprensione. Anche noi di ARTernative, pur lavorando nel settore digitale, ci poniamo sempre alcune semplici domande: cosa fare, come farlo e perché farlo.

Alle istituzioni culturali vogliamo dire che la dimensione digitale non costituisce un sostituto dell’esperienza del rapporto materiale con l’opera e con l’oggetto. La presenza fisica e quella digitale si amplificano a vicenda e non si sostituiscono. Il digitale mette i visitatori nella prospettiva di definire le proprie regole creando uno spazio sociale e cognitivo in cui avviene un dialogo con le istituzioni. I social network di un museo possono diventare un luogo perfetto nel quale svolgere una parte essenziale della loro missione. Le istituzioni culturali oggi esistono o meno nello spazio digitale, che lo vogliano o no. Questo aspetto lo hanno compreso bene anche i luoghi di cultura più prestigiosi e riconosciuti al mondo che non hanno paura di contaminare la propria immagine, il proprio prestigio istituzionale in questa nuova dimensione. Non solo, hanno accettato con entusiasmo la sfida del digitale sperimentando con coraggio senza preoccuparsi di conformarsi alle aspettative del proprio pubblico di riferimento.

Per noi di ARTernative e per il nostro modo di collaborare con varie istituzioni culturale, il digitale è terreno di esplorazione, sperimentazione e scoperta al quale non ci si può più sottrarre.

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