Comunicare digital:
storytelling

by Cristian Camanzi

Ormai non si parla d’altro nella comunicazione digital: lo storytelling, tutti esperti storyteller! Al di là degli scherzi, lo storytelling è una questione seria e richiede un po’ di preparazione. È l’arte di scrivere o raccontare storie, catturando l’attenzione e l’interesse di chi ci legge o ci ascolta. Per questo ci sembra che sia un argomento di grande interesse, anche per le istituzioni culturali che vogliano comunicare correttamente sul web. Le storie possono essere raccontate in molto modi, con stili e contenuti diversi, usando mezzo on-line oppure of-line. Sul web e sui social però lo storytelling trova la sua espressione più completa, potendosi avvalere di video, immagini, testi e altri contenuti. Le storie possono riguardare una collezione, un museo, un artista oppure un evento. In ogni caso, se raccontate bene, sono un potente strumento per raggiungere e coinvolgere il proprio pubblico.

Non è semplice raccontare una storia perché possiamo sempre dimenticare qualcosa, far confusione, non esprimerci o spiegarci in maniera corretta. Per questi motivi la prima regola per fare del buon storytelling è quella di avvalersi di una sorta di “sceneggiatura”. Quando abbiamo deciso cosa raccontare dobbiamo costruire un racconto preciso, definire i protagonisti, il percorso narrativo e il suo svolgersi. Infine dobbiamo anche scegliere i contenuti giusti attraverso i quali mostrare il racconto. Testi, immagini, video, audio e tutto quello che la comunicazione sul web ci consente.

Ma la vera domanda è: cosa raccontare? Ci si troverà spesso infatti a pensare di non aver nulla di interessante da dire. Questo è un errore, soprattutto nel campo delle istituzioni culturali. Gli spunti per racconti avvincenti sono moltissimi: aneddoti, persone, curiosità, dietro alle quinte di un museo e molto altro. Non ci resta quindi che scegliere. Se siamo un museo, ad esempio, potremmo raccontare la nostra storia, oppure la storia delle persone che vi lavorano, oppure ancora le cose che succedono e che succederanno al suo interno. Sono moltissime le tematiche interessanti e originali che un museo può tirar fuori. Ovviamente giocherà poi un ruolo chiave l’avere non solo dei social ben gestiti, ma anche un sito e magari una sezione blog al suo interno. Di queste cose ne abbiamo già parlato nell’articolo sui siti web museali (https://www.quickmuseum.it/i-siti-web-museali-come-dovrebbero-essere/) e nell’articolo su come aprire un blog (https://www.quickmuseum.it/come-aprire-un-blog-piccola-guida-per-le-istituzioni-culturali/) che vi consigliamo di andare a rivedere.

Quindi, non ci si può improvvisare storyteller e, come in tutte le cose, ci vuole tempo, pianificazione e studio. Speriamo di esservi stati utili con questi consigli, ma se doveste avere dubbi o nel caso in cui vogliate maggiori suggerimenti, vi ricordiamo che ARTernative tra i suoi servizi offre alle istituzioni culturali la possibilità di realizzare una guida ad hoc per migliorare la comunicazione on-line.

Tutto questo materiale, che sia testo, immagine o video, è importante per raccontare, coinvolgere e promuovere un’istituzione culturale, le sue attività e il suo patrimonio. Comprendere bene questi concetti base è importante per comunicare al meglio in rete.

Speriamo di esservi stati utili con questi consigli, ma se doveste avere dubbi o nel caso in cui vogliate maggiori suggerimenti, vi ricordiamo che ARTernative tra i suoi servizi offre alle istituzioni culturali la possibilità di realizzare una guida ad hoc per migliorare la comunicazione on-line.

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