Comunicare digital: il piano editoriale

by Cristian Camanzi

Abbiamo già visto quanto siano importanti i contenuti per comunicare in maniera corretta con il proprio pubblico. Ma ci si pone ora un’altra questione rilevante: come gestire e pianificare tutti questi contenuti? C’è uno strumento efficace di cui un’istituzione culturale si può avvalere per semplificare e ottimizzare la pubblicazione dei contenuti digital. Uno strumento fondamentale per scegliere tempi, mezzi e target adatti, evitando sovrapposizioni e doppioni. Stiamo parlano del piano editoriale, per gli amici PED. Badate bene che, se lo adotterete correttamente, vi potrà risolvere non pochi problemi. Ma esattamente cos’è un piano editoriale?

A domanda diretta, risposta altrettanto diretta. Si tratta di un documento in cui viene descritta nei minimi dettagli la strategia di comunicazione sui canali social. Dal blog, a Facebook, a qualsiasi cosa in cui ci sia bisogno di pianificare, con l’obiettivo di ottimizzare l’implementazione della strategia di comunicazione che abbiamo scelto. La stesura e la condivisione di un piano editoriale è fondamentale all’interno di un gruppo di lavoro per coordinarsi al meglio. Diventa ancora più importante quando a occuparsi ad esempio della realizzazione dei post sui social network sono più persone, magari connesse da aree di lavoro diverse.

La forma del piano editoriale è molto simile a quella di un calendario e può facilmente essere modificata a seconda delle proprie esigenze. Su una colonna verticale ad esempio possiamo collocare tutti i nostri canali di comunicazione, mentre su una linea orizzontale possiamo segnare la cadenza temporale. Mesi, settimane, giorni e orari, tutto può esserci utile. Viene così a costituirsi una tabella nelle cui caselle c’è lo spazio necessario per contenere le informazioni minime del nostro piano editoriale. Per realizzare un piano editoriale possiamo usare carta e penna se siamo più analogici, oppure un file exel se siamo per così dire più tecnologici. L’importante è riuscire poi a condividerlo con tutte le persone che si occuperanno di implementarlo.

Quindi, uno strumento semplice e facile da mettere in pratica, ma dai molti risvolti positivi. Speriamo di esservi stati utili con questi consigli, ma se doveste avere dubbi o nel caso in cui vogliate maggiori suggerimenti, vi ricordiamo che ARTernative tra i suoi servizi offre alle istituzioni culturali la possibilità di realizzare una guida ad hoc per migliorare la comunicazione on-line e implementarla.

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