Arte e cinema: Carrington

by Cristian Camanzi

Come abbiamo visto, il cinema da molto tempo cerca di raccontare il mondo dell’arte e le storie dei suoi protagonisti. E alcune volte mette in luce figure poco conosciute come nel caso del film su Dora Carrington. Una vita originale quella della Carrington, trascorsa accanto a Lytton Strachey, intellettuale tra i più importanti del XX secolo. Non fu il loro un rapporto tra amanti, perché lui era omosessuale, ma fu comunque un rapporto d’amore. Per lui Dora decorò due case, studiò attentamente i classici e la letteratura francese. Però il dono più grande che gli fece fu la sua pittura.

Dora era una persona insicura, tanto da non riuscire mai a inserirsi nel Bloomsbury Group di Vanessa Bell, Virginia Woolf e degli altri amici di Strachey. Inoltre la Carrington, che abbandonò il suo nome di battesimo quando aveva poco più di vent’anni, espose raramente i propri lavori. Si tratta di un’artista ignorata fino agli anni Settanta, e consacrata nel film interpretato da Emma Thompson nel 1995 e di cui oggi vi parlo.

Il film

Il film non a caso è incentrato sul rapporto che la Carrington instaurò con Strachey, a cui le sue creazioni fanno da sfondo. La trama si dipana nell’Inghilterra del 1915, anno in cui la pittrice Dora Carrington conobbe lo scrittore Lytton Strachey. All’affacciarsi della prima guerra mondiale nacque la loro strana storia d’amicizia e d’amore. Una coppia decisamente fuori dal comune. Lui omosessuale, obiettore di coscienza e con modi di fare alla Oscar Wilde. Lei giovane maschiaccio piena d’energia e indolente alle attenzioni dei maschi. I due cominciarono a convivere, ma quando entrò nelle loro vite il giovane ex ufficiale Ralph Partridge, iniziò uno strano rapporto a tre. Lytton però cominciò a stare male e l’equilibrio in questo matrimonio allargato diede segni di cedimento. Inutile dire che le cose iniziarono inevitabilmente a precipitare.

Il nostro parere

Emma Thompson è perfetta nella parte dell’abile pittrice di ritratti e paesaggi, che lavorò anche nelle arti applicate e decorative. Dora disegnò su ogni tipo di superficie che avesse a portata di mano, tra cui insegne, tegole e mobili. Dipingeva paesaggi, vedute di giardini in differenti stagioni, con un’insistente attenzione al dettaglio e ai particolari. Ottimo anche Jonathan Pryce, esilarante come Lytton Strachey. Il film inoltre ci presenta un affresco molto accurato dell’Inghilterra alle soglie della prima guerra mondiale, con un’attenzione speciale dedicata al grande fermento culturale di questo paese. La colonna sonora di Michael Nyman è straordinariamente bella. Ottima ovviamente anche la regia di Christopher Hampton che rende questo film strano e malinconico, ma anche estremamente intelligente.

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