Arte e cinema:
Basquiat, di Julian Schnabel
by Cristian Camanzi
by Cristian Camanzi
Basquiat è un film americano del 1996, incentrato sulla vita dell’artista Jean-Michel Basquiat. Diretto dal pittore, regista e sceneggiatore statunitense Julian Schnabel e scritto da J. Lech Majewski e John Bowe.
Basquiat, nacque a Brooklyn nel 1960. Durante la sua breve vita usò i suoi graffiti come base per creare dipinti-collage su tela, diventando uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano. Possiamo dire che riuscì a portare questo movimento, insieme a un altro artista, Keith Haring, dalle strade di New York alle gallerie d’arte.
Il cast del film è pieno di nomi eccellenti a partire dai due principali attori. Jeffrey Wright interpreta Basquiat, mentre David Bowie veste i panni dell’amico e mentore Andy Warhol. I membri del cast includono inoltre Gary Oldman, Dennis Hopper nei panni di Bruno Bischofberger. Parker Posey come la gallerista Mary Boone, oltre a Claire Forlani, Courtney Love, Vincent Gallo e Benicio del Toro in ruoli secondari.
Basquiat è stato il primo film commerciale su un pittore, realizzato da un altro pittore. Schnabel ha detto riguardo ciò: “So come ci si sente a essere attaccato come artista. Come ci si sente a essere giudicato come artista. Cosa vuol dire avere fama e notorietà. So cosa vuol dire essere accusato di cose che non si sono mai fatte o dette. So come ci si sente a essere apprezzato come pure denigrato”.
Una curiosità: il regista non ottenne il permesso di usare le immagini dei dipinti di Basquiat nel film, per cui insieme al suo assistente di studio Greg Bogin creò dipinti nel suo stile da poter usare nella pellicola.
La storia di Basquiat, primo artista nero di fama internazionale, è un film interessante che riesce bene a rievocare l’atmosfera della New York negli anni Ottanta. Gli attori sanno destreggiarsi bene nei loro ruoli e in particolare David Bowie sembra far tornare in vita Andy Warhol che in effetti ebbe modo di conoscere di persona in gioventù.
Il punto negativo del film sta forse nel fatto che non riesce a descrivere il personaggio Basquiat nella sua interezza. L’artista raccontato da Schnabel è aggraziato, quasi timido mentre quello reale si sa bene che usasse prostituirsi e che l’abuso di droga lo rendesse violento e irascibile. In più Schnabel circonda Basquiat di una patina dorata da genio maledetto, ricercando nel pittore quell’eroe che forse in vita non fu mai.
In conclusione, non è forse fedele nel restituirci l’immagine di Basquiat, ma vi consigliamo comunque la visione di questo film che resta probabilmente uno dei migliori lavori di Schnabel, avendo il merito di trasportarci nella frenetica New York degli anni Ottanta.